Alcuni integratori sostengono la salute ed evitano l’arrivo di problematiche che possono compromettere la qualità di vita. Scopriamo l’inositolo!

Tra chi lo considera una vitamina (vitamina B7) e chi pone l’accento sulla capacità del corpo di sintetizzarlo: l’inositolo è riuscito ad attirare l’attenzione per via delle sue proprietà e delle sue possibili applicazioni.
Spesso aiuta a gestire le oscillazioni ormonali nelle donne e la sindrome dell’ovaio policistico, ma in realtà si tratta di un composto dalle mille virtù.
Inositolo: Cos’è e a cosa serve

L’inositolo include un gruppo di molecole simil vitaminiche che si trova nei tessuti vegetali e animali (essere umano compreso), anche se la forma più importante e studiata è il myo-inositolo o mio-inositolo.
Il suo compito principale è fornire stabilità alle membrane cellulari, ma non è l’unico visto che sostiene l’equilibrio ormonale, l’attività del sistema nervoso e la funzione metabolica.
L’inositolo è una vitamina?
Le funzioni svolte dall’inositolo all’interno dell’organismo gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di vitamina: vitamina B7.
Tuttavia, considerando che le vitamine non vengono prodotte dal corpo ma assunte attraverso l’alimentazione, sarebbe sbagliato considerarlo una vitamina vera e propria.
Sì, si comporta come una vitamina, ma viene prodotto dal corpo partendo dalla molecola glucosio 6-fosfato ricavata dalla glicolisi del glucosio. Più che altro può essere considerato un nutriente simil vitaminico.
Inositolo: Proprietà e benefici

Le proprietà attribuite alla vitamina B7 sono legate alla sua trasformazione in fosfatidilinositolo, una molecola che contribuisce a regolare l’attività cellulare. A cosa serve l’inositolo?
- Lecitina – La vitamina B7 partecipa alla produzione di lecitina, favorendo il trasporto dei lipidi dal fegato alle cellule e riducendo la percentuale di grassi nel sangue.
- Spermatozoi – Il mio-inositolo viene associato al sistema riproduttivo maschile e alla fertilità (maturazione degli spermatozoi e motilità spermatica). Spesso viene usato per gestire la spermatogenesi.
- Colesterolo – Il fatto che la “non vitamina” riesca a tenere sotto controllo la concentrazione dei lipidi nel sangue consente di ridurre anche il livello di colesterolo e trigliceridi nei vasi.
- Ciclo ovarico – I derivati D-chiro inositolo e mio-inositolo hanno un impatto positivo sul ciclo ovarico e sulla maturazione degli ovuli. Per questo si tende a usare l‘inositolo per curare l’ovaio policistico.
- Ossigenazione cellulare – La “non vitamina” sollecita l’attività dei mitocondri spingendoli a garantire un certo livello di ossigeno alle cellule e quindi a tessuti e organi.
Alimenti con inositolo
L’organismo riesce a sintetizzare la vitamina B7 autonomamente, ma può ricevere una dose extra anche dal cibo (essendo un composto presente in vari tessuti vegetali e animali). Dove si trova l’inositolo?
L’elenco è lungo: verdura e ortaggi (es. patate, melanzane, carciofi e cavoletti di Bruxelles); frutta (es. arance, lime, pompelmi e more); cereali (es. riso, avena e farina di segale); legumi (es. fagioli e piselli); frutta secca (mandorle, noci, arachidi e anacardi); carne (es. pollo, maiale, agnello e vitello), pesce, crostacei e frutti di mare (es. tonno, gamberi e ostriche); latte e latticini; uova.
Quando si può diventare carenti?
La carenza di vitamina B7 non è una condizione molto frequente, considerando che fegato e reni riescono a sostenere il fabbisogno giornaliero. Eppure esistono delle condizioni che possono favorire un deficit.
- Diete restrittive – Chi segue una dieta proibitiva rischia la carenza di vitamina B7 e altri micronutrienti fondamentali per la salute.
- Problemi metabolici – L’alterazione dei processi metabolici può portare al fallimento di una o più reazioni decisive per la produzione e lo stoccaggio del composto.
- Eccesso di zuccheri – L’accumulo di zuccheri nel sangue potrebbe diminuire la scorta di vitamina B7 e in questo modo non riuscire a tenere sotto controllo i livelli glicemici.
- Problemi ai reni – Un problema o una malattia renale compromette il processo di produzione da parte di questi organi.
- Terapie farmacologiche – Alcuni studi hanno supposto la capacità di alcuni eccipienti medicinali di ridurre la percentuale del nutriente simil vitaminico nell’organismo.
Inositolo integratore

Gli integratori di vitamina B7 possono integrare il nutriente simil vitaminico in caso di carenza e impossibilità ad agire in altri modi (sempre sotto controllo medico).
Nella maggior parte dei casi si utilizza l’inositolo per gestire la sindrome dell’ovaio policistico (controlla la sindrome metabolica, regolarizza la fertilità e migliora l’aspetto della pelle) e la fertilità maschile (migliora la qualità e la motilità degli spermatozoi). L’inositolo è utile anche per chi cerca la gravidanza.
Può essere consigliato anche in caso di menopausa (tiene sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue e la pressione), sindrome premestruale (controlla l’irritabilità e l’ansia) e psoriasi da litio (allevia le conseguenze del litio presente nei farmaci per trattare i disturbi mentali).
Per quanto riguarda i dosaggi non c’è una dose giornaliera prestabilita, ma solitamente si va da 1 a 12 grammi al giorno.
Inositolo: Effetti collaterali e controindicazioni
L’inositolo integratore è sicuro e ben tollerato se viene assunto seguendo le indicazioni, ma potrebbe causare qualche disturbo in caso di dosi eccessive (mal di testa, senso di vertigini e disturbi digestivi).
Per il resto, invece, sembra che gli integratori a base di vitamina B7 non abbiano controindicazioni particolari.
Come scegliere un integratore di vitamina B7

Il medico consiglia l’integrazione di inositolo: quale integratore comprare? Non è facile trovare il prodotto giusto senza una prescrizione specifica o una linea guida d’aiuto. Ecco come orientarsi:
- Allergeni – Il composto non causa allergie, ma l’integratore potrebbe contenere tracce di allergeni dovute alla produzione in stabilimenti che trattano altri prodotti. Quindi l’INCI può aiutare valutare l’eventuale presenza di lattosio, frutta a guscio, soia e altri allergeni. Lo stesso vale per chi soffre di celiachia.
- Cruelty free – La fonte può essere di origine animale o vegetale, ma chi segue una dieta cruelty free dovrebbe assicurarsi soltanto prodotti ricavati da frutta, vegetali o riso. È bene fare attenzione anche alla composizione delle capsule (spesso realizzate con gelatina di origine animale).
- Ingredienti extra – Alcuni integratori combinano la “non vitamina” con altri ingredienti in modo da ampliarne o potenziarne l’azione. Qualche esempio? Inositolo e acido folico per favorire la fertilità nella donna; colina e inositolo per sostenere le facoltà intellettive; vitamina B7 e cromo per sostenere il metabolismo dei nutrienti; vitamina B7 e altre vitamine del gruppo B per evitare carenze nutrizionali.
- Tipologia – Gli integratori si trovano sotto forma di polvere e capsule, ma la scelta dipende dalle abitudini personali: la polvere implica dosaggi fai da te ma deve essere mescolata a un liquido mentre le capsule offrono dosaggi ad hoc ma possono essere difficili da deglutire.
- Prezzo – Il prezzo di un integratore dipende dalle caratteristiche e dal prezzo, ma si può ottenere un ottimo rapporto qualità/prezzo valutando le proposte online.
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Qual è il miglior integratore di inositolo? Semplicemente quello che per caratteristiche e prezzo risponde meglio all’obiettivo da raggiungere e alle esigenze personali.
Dove si trova l’inositolo? Per il resto è possibile acquistare un prodotto a base di inositolo in farmacia oppure online presso e-commerce affidabili.
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