Lotus regina della strategia, McLaren rimandata
E’ proprio il caso di dirlo: il Mondiale 2013 di Formula 1 è iniziato col botto. Prima il rinvio alla domenica delle qualifiche ufficiali per il nubifragio abbattutosi sul circuito dell'”Albert Park” di Melbourne, poi un GP d’Australia ad alto tasso di adrenalina, per finire con la vittoria che non t’aspetti, quella di un Raikkonen grintoso e testardo, capace di portare sul gradino più alto del podio una Lotus che si candida ad essere grande protagonista. Se il buongiorno si vede dal mattino, anche la Ferrari può dirsi presente in un campionato del mondo che dovrà rappresentare l’anno del riscatto della Rossa di Maranello, anche se, come si è visto, le difficoltà e gli imprevisti saranno tanti.
LE PAGELLE
Raikkonen-Lotus 9: la monoposto anglo-lussemburghese conferma quanto di buono si era intravisto già nei test invernali, quando spesso e volentieri si era piazzata tra i primi. A Melbourne ha pagato la tattica delle due soste che ha spiazzato la concorrenza e che ha consentito a Kimi Raikkonen di battere il resto della compagnia, vincendo la prima gara dell’anno condita anche dal giro più veloce. Un applauso ad una scuderia partita in sordina, ma che ha saputo ritagliarsi il proprio spazio col duro lavoro dei suoi uomini.
Ferrari 8: voto molto alto per la squadra di Maranello, apparsa fin dal gran premio australiano concentrata e pronta ad addentare un titolo che manca ormai dal 2007. La cosa positiva è che, oltre al podio di Alonso, l’ennesimo da quando veste di rosso, anche Massa ha iniziato col piede giusto il nuovo anno, portando punti importanti alla causa ferrarista, compito da sempre richiesto al pilota brasiliano. Certo, siamo solo alla prima gara di una stagione lunghissima, ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Vettel 7: ci risiamo, sembra ormai un film già visto; imprendibile sul giro veloce, decisamente più umano per quanto riguarda il ritmo gara. Il terzo posto ottenuto non può certamente accontentare un Sebastian Vettel che dopo il dominio mostrato nelle prove libere ed in qualifica si aspettava certamente qualcosa in più dalla gara. Sorpreso anche lui dalla tattica vincente della Lotus, paga una condotta non propriamente ortodossa; si rifarà, ma ha già capito che la concorrenza sarà spietata.
McLaren 4: ora, la partenza di Hamilton con destinazione Mercedes non deve essere un alibi. In Australia le frecce d’argento sono incappate in un week end da brividi: mai in lotta per la pole position, mai competitive in gara, mai un acuto o unno spunto. Il nono posto di Button e l’undicesimo di Perez devono suonare fin da subito come un campanello d’allarme per la scuderia di Woking, che pure aveva lasciato intravvedere qualcosa di positivo durante in test invernali. Il GP della Malesia di settimana prossima sarà il banco di prova della monoposto inglese.
Michele Pannozzo
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