La 31.a edizione della Coppa d’Africa è terminata con la vittoria del Camerun, allenato dal belga Hugo Broos, che si è imposto sull’Egitto, confermando la fama di “eterno secondo” che contraddistingue dall’inizio della sua carriera l’allenatore dei faraoni, Hector Cuper.

Dopo la competizione, è tempo di bilanci ed oggi proporremo una “top 11” ed una “flop 11“, formando cioè una squadra composta dai calciatori che si sono più messi in evidenza durante la spedizione africana, ed una squadra composta invece da quelli che hanno deluso le aspettative.
A difendere i pali della nostra “top 11” troviamo Fabrice Ondoa (Camerun), che ha dato un grosso contributo alla vittoria finale della squadra con le sue parate, tante e spesso decisive.
Il terzino destro è una rivelazione assoluta come Collins Fai (Camerun), con l’ex Fiorentina Ahmed Hegazy (Egitto) e Kara Mbodjy (Senegal) in mezzo alla difesa, completata da Yacouba Coulibaly (Burkina Faso).

I due centrocampisti centrali sono Charles Kabore (Burkina Faso) e Sebastien Siani (Camerun).
Il nostro trio fantasia è composto da Christian Bassogog (Camerun), dal romanista Mohamed Salah (Egitto) e da Christian Atsu (Ghana), a sostegno dell’unica punta Junior Kabananga (Repubblica Democratica del Congo), autentico eroe inaspettato che ha trascinato il Congo ai quarti di finale segnando un gol a partita nella fase a gironi.
La nostra “flop 11” è composta massicciamente da calciatori di Algeria e Costa d’Avorio, due selezioni che alla vigilia erano date tra le favorite della competizione, ma che hanno ampiamente deluso le aspettative e sgretolato ogni pronostico che le voleva tra le primissime della rassegna.
Troviamo più di un calciatore anche del Gabon: i padroni di casa potevano e dovevano fare di più, mentre sono clamorosamente usciti dalla competizione non superando una fase a gironi in cui hanno collezionato appena 3 punti, frutto di 3 pareggi in altrettante partite.

Tra i pali c’è Ofori (Ghana) che spesso ha mostrato evidenti limiti tecnici e di concentrazione, protetto (si fa per dire) da una difesa a 4 formata da Ghoulam (Ageria), Abdennour (Tunisia), Ecuele Manga (Gabon) e Aurier (Costa d’Avorio).
Nella zona nevralgica del campo, i due centrocampisti centrali sono Ndong (Gabon) e Jean Seri (Costa d’Avorio) che nel Nizza ha tanto stupito, ma in questa spedizione ha ampiamente deluso, mentre ai loro lati troviamo i talentuosi quanto deludenti esterni algerini Brahimi (Algeria) e Ghezzal (Algeria).

Chi ha deluso più di tutti è forse quella che doveva essere la stella indiscussa dell’intera competizione, quell’Aubameyang (Gabon) che non è riuscito a guidare la sua Nazionale ad una più dignitosa partecipazione e che dunque fa coppia con l’altro attaccante assolutamente non pervenuto: Wilfreid Bony (Costa d’Avorio).
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