Reduce da un 2017 deludente sotto tutti i punti di vista, la Yamaha riparte e stamattina, in quel di Madrid, ha svelato al mondo la nuova M1 2018, l’arma che, secondo le intenzioni della Casa di Iwata, dovrebbe permettere a Valentino Rossi e a Maverick Vinales di tornare a lottare per il titolo mondiale. Proprio lo spagnolo è stato un grande protagonista quest’oggi, essendo stato annunciato il suo rinnovo con Yamaha fino al 2020.

A fare gli onori di casa, assente un Lin Jarvis fermato da un piccolo problema di salute, ci hanno pensato Massimo Meregalli e Kouichi Tsuji, rispettivamente Team Manager e Presidente Yamaha. La nuova M1 presenta una livrea quasi interamente blu, con la M del logo Movistar quest’anno bianca anziché verde, com’era fino al 2017. Presente sempre la riga nera dell’altro sponsor, Monster Energy, l’altra novità è che le bande presenti sul cupolino e sulla fiancata non sono più bianche, bensì grigio scuro. Ma andiamo a scoprire le parole dei protagonisti, a partite dai due piloti.
Valentino Rossi si appresta a cominciare la sua 19.esima stagione nella classe regina: “Bene o male le sensazioni sono sempre le stesse quando parte un nuovo campionato” – spiega Valentino – “Questo ti aiuta a trovare le motivazioni per superare i problemi che si possono trovare nei weekend di gara ed arrivare pronti alla gara della domenica. Questa che sta per cominciare sarà un’annata particolare, con un livello molto alto e tutti i big che andranno in scadenza. Io spero di essere veloce e competitivo come negli ultimi anni eccetto il 2017, e i test saranno fondamentali, dato che dicono molto su come si svilupperà la stagione“.
“Il rinnovo di Vinales? Me l’ha detto Jarvis due o tre giorni fa, e sono felice della scelta del team e sono contento anche per lui” – prosegue il Dottore – “Per quanto riguarda me, ho già parlato con Jarvis e sono molto felice. Mi sono immaginato di fare prima i test e poi decidere, ma al momento mi piacerebbe continuare. Come sta la mia gamba? Va molto bene, anche se non sono ancora al 100%. Pur se sono riuscito a sciare e a fare snowboard, ho dovuto modificare l’allenamento, perché non riesco ancora a correre. Di solito ci vogliono circa sei mesi per recuperare del tutto la tibia, quindi forse ci vorrà ancora un mese e mezzo. Ma per andare in moto va bene così“.

Maverick Vinales, fresco fresco di rinnovo, è chiaramente a caccia di riscatto dopo un 2017 vissuto sulle montagne russe, pur dopo un grande avvio: “Ho avuto un buon inverno e ho imparato tanto dalla scorsa stagione. Il nostro lavoro, al momento, è focalizzato sull’essere costanti in gara, più che sull’essere veloci al sabato, oltre che sul bagnato e sull’elettronica. I nostri punti deboli insomma” – sottolinea lo spagnolo – “Non vogliamo ripetere gli errori del 2017, e perciò proveremo a gestirci meglio sin dai test. La pressione è sempre positiva, perché ti porta a cercare di tirare fuori il massimo. Il mio obiettivo è cercare di farmi trovare pronto fin dalla prima gara, salire sempre sul podio e lottare per il titolo“.
Sul rinnovo con la Casa di Iwata: “Mi sento a mio agio con il team e non c’erano motivi per non rinnovare con Yamaha” – dice Vinales – “E’ molto importante per un pilota come me sentirsi tranquillo. Ora so di avere 3 anni di contratto e un obiettivo, che cercheremo di centrare assieme. Sono convinto che questa sia la squadra ideale con cui realizzare i miei sogni“.

Così, invece, si è espresso Massimo Meregalli: “In Malesia lavoreremo sulla base preparata nei precedenti test di Valencia e Sepang. A Buriram, invece, continueremo la preparazione anche sfruttando i dati della nostra squadra ufficiale in Superbike. Siamo convinti che se riusciremo a rendere la nostra moto più costante, saremo in grado di battagliare per il titolo. Questo deve essere il nostro obiettivo. I nostri piloti? Stanno bene, si sono ricaricati mentalmente e sono pronti per affrontare la nuova stagione. Sono sempre stato in contatto con loro e non hanno mai smesso di guidare e di allenarsi“.
Infine, queste sono le dichiarazioni di Kouichi Tsuji: “Il nostro impegno in MotoGP si basa su tre pilastri, ovvero sviluppare la tecnologia delle corse e applicarla poi alla produzione, portare il nome Yamaha nel mondo e creare il miglior prototipo MotoGP possibile. In ciò è importantissimo l’appoggio del nostro reparto corse e il nostro obiettivo è di tornare a vincere il campionato“.
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