Continuiamo il viaggio fra i vari gironi di questi Mondiali di calcio che cominceranno il 14 giugno in Russia. Il Girone C vedrà come protagonista la Francia, l’Australia, il Perù e la Danimarca.
Uno dei gironi più interessanti dei Mondiali 2018 in Russia è sicuramente il Gruppo C, costituito dalla Francia, dall’Australia, dal Perù e dalla Danimarca. La prima giornata è in programma il 16 giugno, la seconda il 21 giugno e si chiuderà il 26 giugno con l’ultimo turno.
Mondiali 2018, Gruppo C: Francia
La Francia è sicuramente la nazionale favorita assoluta per la vittoria del girone. Mai come quest’anno il ct Didier Deschamps ha a disposizione una rosa da paura, completa in tutti i reparti, con abbondanza e difficoltà di scelta. E’ impressionante la lista dei giocatori esclusi, la maggior parte dei quali, probabilmente, potrebbero giocare titolari in tutte le nazionali del mondo. D’altronde, non bisogna dimenticare che l’ultimo Europeo, quello disputato in casa, è sfumato in finale, per cui lo spirito di rivalsa dovrà essere più forte del ricordo della delusione di due anni fa.
Punti di forza e punti deboli
Leggendo i nomi dei convocati, la rosa fa assolutamente paura. In attacco pochi hanno queste bocche di fuoco, che permetteranno a Deschamps di poter giocare con più moduli. A centrocampo c’è qualità e talento, ma anche e soprattutto la quantità e i muscoli che servono a dare equilibrio ad una squadra fin troppo offensiva. Forse, il tallone d’Achille può essere una difesa che, sinceramente, non sembra convincere del tutto, non tanto nei centrali, ma sulle fasce, con giocatori esordienti o, comunque, che non hanno mai giocato a grandi livelli. A porta, invece, si continuerà sulla falsa riga di due anni fa.
Come gioca la Francia?
La Francia di Deschamps è una squadra molto incentrata sulla qualità degli attaccanti, che spesso ha difficoltà a costruire gioco a centrocampo, per poi però far esplodere le proprie bocche di fuoco con il talento dei propri giocatori più forti. C’è tanta classe in un 4-3-3 mascherato in un 4-1-4-1, ma non è da escludere che in partita in corso il ct francese possa anche schierare un più offensivo 4-2-3-1 o un 4-4-2 classico. A porta ci sarà capitan Lloris, mentre in difesa Varane farà coppia con Umtiti, con Sidibè e Mendy al momento in vantaggio su Pavard e Hernandez. In mediana Nzonzi e Tolisso si giocano il posto con Kantè e Matuidi al fianco di Pogba, mentre in attacco l’unico dubbio è Dembelè, che dovrebbe completare il tridente con Griezmann e Mbappè, ma attenzione a Fekir, Thauvin e Giroud, che farebbe spostare il giocatore più forte sull’esterno.
La lista dei convocati della Francia
Probabile formazione:
Francia (4-3-3): Lloris; Sidibè, Varane, Umtiti, Mendy; Pogba, Kantè, Matuidi; Mbappè, Griezmann, Dembelè.
Mondiali 2018, Gruppo C: Australia
E’ sempre stata presente l’Australia, una nazionale che ha tanti convocati che giocano in Europa, quindi con la giusta esperienza. Quattro anni fa, gli australiani fecero un buon Mondiale, ma quest’anno non sarà facile qualificarsi alla fase finale. D’altronde, il nuovo ct Bert van Marwijk ha provato a ringiovanire una delle rose con la media età più vecchie in assolute, segno di una volontà di un cambio generazionale, che sicuramente avrà come obiettivo quello di costruire un nuovo ciclo.
Punti di forza e punti deboli
E’ una buona squadra, ma sembra mancare nei reparti più importanti. Se a porta sembra esserci abbondanza, in difesa manca esperienza a certi livelli, con tanti esordienti che giocano in campionati minori. Maggiore qualità, invece, a centrocampo, dove ci sono elementi che possono dare sicuramente qualcosa di importante all’Australia, che può contare su tanti giocatori offensivi interessanti, ma anche in questo caso sembra mancare un grande bomber, se non per l’inossidabile e sempreverde Cahill.
Come gioca l’Australia?
Partiamo proprio dal giocatore più forte e rappresentativo, ma che ormai si avvicinai ai 40 anni. Difficilmente, nel 4-2-3-1 di van Marwijk partirà titolare ed è proprio questa la lacuna maggiore, visto che nessuno degli altri attaccanti centrali sembra convincere e adattare un esterno potrebbe risultato controproducente. A porta c’è Ryan, mentre in difesa Sainsbury proverà a rubare il posto ad uno tra Risdon, Degenak, Milligan e Behich, puntando sulla sua duttilità e sulla sua esperienza. In mediana Luongo, Irvine e Brillante sono buone alternative a Jedinak e Mooy, mentre nessuno può togliere il posto agli imprescindibili Leckie, Rogic e Kruse nel quartetto d’attacco.
La lista dei convocati dell’Australia
Probabile formazione:
Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Degenak, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic, Kruse; Cahill.
Mondiali 2018, Gruppo C: Perù
Il Perù si è qualificato praticamente all’ultima giornata della fase a gironi, avendo la meglio su compagini sicuramente più forti. La nazionale di Ricardo Gareca è sempre stato un osso duro da battere, una di quelle squadre che riescono sempre a sorprendere, nonostante un background e una rosa probabilmente non all’altezza. Il ct argentino ha fatto un lavoro davvero eccelso in questi anni, perché non era facile riuscire a voltare pagina dopo l’addio di giocatori importanti, che erano stati per quasi un decennio le colonne della nazionale.
Punti di forza e punti deboli
C’è sicuramente talento e tanta voglia di fare bene nel nuovo Perù, che ha abbassato radicalmente la media età, conservando però un paio di giocatori con tanta esperienza. Forse, manca qualcosa in difesa, un giocatore che sappia e possa guidare tutto il reparto, mentre il resto della rosa appare abbastanza completa. Certo, parte con un pronostico sicuramente sfavorevole, ma poter giocare senza la pressione di chi deve per forza fare risultato potrebbe essere decisivo per regalare grandi soddisfazioni.
Come gioca il Perù?
La decisione del TAS di sospendere la squalifica di Guerrero è una manna dal cielo per Gareca, che potrà contare su un tridente di qualità, velocità, esperienza e cinismo completato da Farfan e Carrillo, giocatori che conoscono il calcio a grandi livelli. Anche il centrocampo è un mix perfetto tra talento e quantità, visto che può contare sui colpi di Cueva e Hurtado e sull’equilibratore Tapia, ma attenzione a Yotun, giocatore molto interessante. Solo la difesa non convince, visto che nessuno tra i vari Rodriguez, Trauco, Araujo, Ramos e Advincula, che si giocano i quattro posti nel 4-3-3 a protezione di Gallese, portiere molto reattivo, gioca in Europa.
La lista dei convocati del Perù
Probabile formazione:
Perù (4-3-3): Gallese; Rodriguez, Trauco, Ramos, Advincula; Cueva, Tapia, Hurtado; Farfan, Guerrero, Carrillo.
Mondiali 2018, Gruppo C: Danimarca
La Danimarca tornerà a disputare i Mondiali dopo tantissimi anni. Il merito è tutto del ct Age Hareide, capace di mettere i propri incredibili talenti nelle condizioni migliori per rendere al meglio. Proprio questo era mancato nelle gestioni passate, visto che da anni ormai il calcio danese produce ed esporta giovani di qualità. La media età della rosa, d’altronde, è tra le più basse dell’intera competizione, ma è perfettamente amalgamata dall’esperienza delle colonne della squadra, che possono risultare decisivi per il passaggio del turno e dare maggiore continuità di prestazioni.
Punti di forza e punti deboli
Mai come quest’anno, la Danimarca ha una rosa assolutamente completa, un mix perfetto tra talento, qualità, quantità e corsa. In difesa c’è solo l’imbarazzo della scelta, a centrocampo la classe del numero dieci permette di creare e costruire un gioco offensivo divertente e, a tratti, basato su un ritmo anche abbastanza intenso. Certo, in attacco manca il solito bomber da 30 gol a stagione, ma sono tutte prime punte che si incastrano perfettamente nelle trame di gioco e sanno far giocare bene la squadra. In definitiva, è una squadra equilibrata, che può sorprendere tutti in questo girone e nella competizione.
Come gioca la Danimarca?
Il ct Hareide ripartirà dal 4-2-3-1 e da Eriksen, il fiore all’occhiello e l’emblema del talento di una squadra che può dire molto, ma che vive sulle ali dell’entusiasmo, più che sulla continuità di gioco e di risultati. Il numero dieci agirà sulla trequarti, dove Sisto dovrebbe essere l’unico altro sicuro titolare, visto che Poulsen, Bendtner, Fischer, Cornelius, Jorgensen e Braithwaite partono tutti allo stesso livello nelle gerarchie. In mediana non si può prescindere da Delaney, uno dei migliori giocatori della fase di qualificazione in tutta la competizione, mentre Schone dovrà vincere il ballottaggio con Krohn-Dehli e l’interessatissimo Lerager. Solo difficoltà di scelta per abbondanza in difesa, con capitan Kjaer e Christensen pronti a mandare in panchina Vestegaard, completando il reparto con Stryger Larsen e Knudsen terzini, davanti a Schmeichel, che parte in vantaggio su Lossl.
La lista dei convocati della Danimarca
Probabile formazione:
Danimarca (4-2-3-1): Schmeichel; Stryger Larsen, Kjaer, Christensen, Knudsen; Delaney, Schone; Poulsen, Eriksen, Sisto; Bendtner.
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