Milan: Rabiot sfuma, Vlahovic e Zinchenko troppo costosi

Il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan per la stagione 2025-2026 ha acceso l’entusiasmo dei tifosi rossoneri, ma il club sta facendo i conti con una realtà complicata: rinforzare la rosa non sarà semplice, soprattutto a causa dei costi elevati di molti obiettivi di mercato.

Uno dei desideri principali di Allegri sarebbe Adrien Rabiot, centrocampista che ha già allenato con successo alla Juventus. Il tecnico lo considera un elemento chiave per dare equilibrio e qualità alla mediana del Milan, ma la trattativa appare quasi impossibile.

Secondo Gianluca Di Marzio di Sky Sport, l’Olympique Marsiglia non vuole cederlo, e lo stesso Rabiot si trova bene in Francia: non ha intenzione di cambiare aria così presto, soprattutto dopo essere diventato uno dei pilastri della squadra e aver ritrovato continuità.

In attacco, il nome in cima alla lista resta Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo, in uscita dalla Juventus, sarebbe perfetto per il progetto di Allegri. Tuttavia, anche in questo caso, il Milan si scontra con una dura realtà: l’ingaggio del giocatore è fuori portata per le casse rossonere.

La Juventus non vuole rinnovare il contratto in scadenza nel 2026 e sta cercando di monetizzare la cessione già in questa finestra estiva. Ma l’elevato stipendio richiesto dall’attaccante rappresenta un ostacolo non da poco per un club che, non essendosi qualificato per le coppe europee, ha subito un importante calo di entrate.

Un’alternativa più accessibile, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere Mateo Retegui, attualmente in forza all’Atalanta e fresco vincitore del titolo di Capocannoniere della Serie A. Un profilo giovane, italiano e più sostenibile economicamente.

Il Milan si sta anche preparando a una possibile cessione di Theo Hernandez, il cui futuro appare sempre più lontano da San Siro. Per sostituirlo, alcuni intermediari avrebbero proposto Oleksandr Zinchenko, laterale sinistro ucraino in forza all’Arsenal.

Il giocatore, reduce da un buon Europeo con l’Ucraina, ha il profilo ideale in termini tecnici e di esperienza internazionale. Tuttavia, ancora una volta, il nodo è lo stipendio. Zinchenko percepisce un ingaggio molto elevato in Premier League, incompatibile con il nuovo tetto salariale imposto dalla dirigenza milanista.

Il ritorno di Allegri rappresenta una scelta di continuità e pragmatismo, ma senza una qualificazione alle coppe europee, il Milan deve necessariamente fare i conti con una realtà economica più austera. Questo rende difficile accontentare tutte le richieste dell’allenatore, che spera comunque di avere a disposizione una rosa competitiva.

La dirigenza rossonera dovrà puntare su occasioni di mercato, prestiti mirati e profili emergenti, piuttosto che su grandi nomi. I sogni Rabiot, Vlahovic e Zinchenko, almeno per ora, restano tali. Ma la sessione estiva è appena iniziata, e il mercato può sempre riservare sorprese.

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