Le criptovalute nascono in un contesto digitale iperconnesso, ma cosa succede quando Internet non è disponibile? In zone remote, durante blackout o emergenze, poter inviare e ricevere fondi senza rete è una funzione decisiva per l’inclusione finanziaria globale. Sorprendentemente, alcune tecnologie permettono già oggi di eseguire transazioni crypto offline, sfruttando reti mesh, SMS, Bluetooth o persino onde radio.
Perché le transazioni offline sono importanti

Nel mondo reale, ci sono situazioni dove la connessione a Internet è debole, assente o soggetta a censura:
- Regioni rurali o in via di sviluppo
- Aree colpite da calamità naturali
- Contesti di emergenza geopolitica
- Situazioni dove la privacy è prioritaria
Consentire a chiunque di accedere a una rete finanziaria decentralizzata anche senza Internet rafforza la resilienza e l’accessibilità del sistema.
Tecnologie principali per crypto offline

Reti Mesh (es. Locha Mesh, goTenna)
Le reti mesh sono reti peer-to-peer locali in cui i dispositivi comunicano tra loro senza passare da un server centrale o Internet. Un esempio notevole è Locha Mesh, un progetto open-source nato in Venezuela per resistere alla censura e ai blackout energetici.
Come funziona:
- I dispositivi (nodi) comunicano via radio a lunga distanza (fino a 10 km).
- Le transazioni vengono inviate in broadcast alla rete mesh.
- Non appena uno dei nodi ha accesso a Internet, la transazione viene inoltrata alla blockchain.
SMS e USSD (es. Machankura in Africa)
In alcuni paesi africani, progetti come Machankura permettono di inviare criptovalute come Bitcoin utilizzando SMS o codici USSD (gli stessi usati per verificare il credito telefonico).
Vantaggi:
- Compatibili con telefoni non-smart.
- Copertura quasi totale anche in zone senza 3G.
Limite: La gestione dei fondi è spesso custodial (cioè gestita da terzi), ma rappresenta un passo cruciale verso l’inclusione.
Bluetooth e NFC (es. Keen Wallet, Smartcards)
Alcuni wallet hardware supportano l’invio di criptovalute tramite connessioni locali come Bluetooth o NFC. Questo permette di trasferire fondi direttamente da un dispositivo all’altro, come se fosse un pagamento contactless.
Esempio pratico: Inviare Bitcoin a un’altra persona in un rifugio di emergenza, senza dover cercare una rete.
Onde Radio HF/VHF/UHF (es. TxTenna)
Progetti come TxTenna combinano radio e Bitcoin per trasmettere transazioni usando onde radio. In situazioni di censura o disastri, una transazione può essere inviata da un dispositivo locale verso un ricevitore lontano connesso a Internet.
Curiosità: Le transazioni radio sono usate anche dagli appassionati di radioamatori, che le testano come forma di “resilienza estrema”.
Come vengono confermate le transazioni

Tutte le tecnologie sopra descritte permettono di creare e firmare una transazione offline, ma non di validarla subito. La conferma avviene solo quando:
- La transazione raggiunge un nodo connesso a Internet.
- Viene trasmessa alla rete.
- Viene inclusa in un blocco della blockchain.
Il ritardo tra firma e conferma può essere di pochi minuti o alcune ore, ma il sistema garantisce immutabilità e sicurezza appena la transazione viene convalidata.
Limiti e rischi attuali
- Ritardi nella conferma
- Rischio di double spend se due persone firmano transazioni offline con gli stessi fondi
- Alcuni sistemi non sono totalmente decentralizzati (es. SMS custodial)
- Copertura limitata per mesh e radio
Tuttavia, si tratta di limiti tecnici in via di superamento, non ostacoli definitivi.
Le transazioni crypto senza Internet sono ancora una nicchia tecnologica, ma il loro potenziale è enorme. In un mondo sempre più interconnesso ma anche fragile, poter contare su un sistema finanziario autonomo, resiliente e accessibile anche offline sarà cruciale.
Dal Bitcoin su SMS alla mesh radio tra montagne, il messaggio è chiaro: le criptovalute non sono solo digitali, sono globali.
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