E’ stato un inizio di stagione complicato quello del Bayern Monaco allenato da Carlo Ancelotti: la squadra, infatti, è stata criticata forse un po’ troppo per un gioco certamente non spettacolare ed una squadra che, con 3 pareggi ed una sconfitta ravvicinati, non è riuscita a convincere tifosi e stampa.
I numeri, però, sono confortanti: primo posto in campionato, ottavi di finale di Champions League conquistati e talenti sopraffini nella rosa.Andiamo ad analizzare questo inizio di stagione della formazione bavarese.
Analisi Difesa Bayern Monaco
La retroguardia del Bayern di fatto non ha subito variazioni rispetto all’anno scorso, con un solo acquisto di qualità, Hummels, pagato 35 milioni di euro, ed un’età media piuttosto alta che garantisce non solo esperienza ma anche tanta, tantissima qualità dei singoli e soprattutto di reparto.
Come sempre la difesa è un vero e proprio fortino, soprattutto in campionato: 9 gol subiti in 16 partite giocate che sono valsi un primato meritato quanto sofferto.
Come sempre spicca Neuer, portiere che ora, a 30 anni, può di fatto essere considerato uno dei migliori in quel ruolo nel corso della storia. Le sue prestazioni, pressoché mai sottotono, garantiscono sicurezza a tutti i calciatori davanti a lui.
Parlando di singoli, Alaba è parso forse meno in palla rispetto alle passate stagioni, ma il terzino austriaco è risultato comunque determinante nel corso di questi mesi risultando essere un titolare inamovibile anche sotto l’egida di Ancelotti.
Come dimenticare, poi, l’eterno capitano Lahm: onnipresente in campo, nonostante la carta d’identità ingiallita dal tempo e dal rettangolo di gioco, l’ormai 33enne sta dimostrando una forma fisica invidiabile ed un’abnegazione tattica importante.
Insomma, in generale la difesa è un reparto in salute nonostante in CL le reti subite -6 in altrettante uscite- fanno capire che qualche problema rimane.
Analisi Centrocampo Bayern Monaco
E’ un reparto giovane il centrocampo della formazione tedesca. Il mercato ha portato a suon di milioni uno dei migliori talenti del Portogallo, quel Renato Sanches che agli Europei di Francia non ha stupito e a dire il vero nemmeno in questo inizio di stagione, dove le attese erano elevatissime, ha stupito particolarmente.
Sia chiaro: il talento c’è e si è visto, ma da un ragazzo, seppur giovanissimo (non dimentichiamoci che stiamo parlando in un classe ’97), pagato una cifra del genere sicuramente ci si aspettava qualcosa di più. Ancelotti, comunque, gli ha dato spazio e tutto sommato questo periodo fisiologico di adattamento è stato positivo. Ora ci attendiamo la svolta.
Era sicuramente l’uomo più atteso quell’Arturo Vidal che, anche nel post-Guardiola, continua a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Schierato come unico schermo davanti alla difesa, l’ex mediano della Juventus ha alternato prestazioni eccellenti ad altrettante uscite poco fortunate soprattutto fuori dal campo, dove il comportamento molto spesso non è stato esemplare.
Il cileno, però, rimane una garanzia: nel 4-2-3-1 è un elemento imprescindibile in grado di garantire qualità e quantità allo stesso tempo, sebbene il vizio del gol incominci, complice anche una collocazione tattica non congeniale in tal senso, a svanire pian piano.
E’ stata la sorpresa assoluta in questo reparto Joshua Kimmich: il ragazzino classe ’95 è riuscito ad imporsi in un centrocampo ricco di talenti ben più esperti e quotati come una vera e propria piacevole scoperta. Il ragazzo non è comunque un neofita in questi palcoscenici, tuttavia il 2017 potrebbe essere l’anno della consacrazione.
Unica nota negativa, se così si può definire, è Thiago Alcantara: l’ex giocatore del Barcellona, infatti, non riesce proprio a convincere in toto, a pieno in questa squadra, nonostante un talento immenso e giocate stellari che ne lasciano soltanto assaporare il reale talento. Può e deve sicuramente fare di più.
Analisi Attacco Bayern Monaco
E’ forse il reparto che più è stato criticato non tanto per i numeri, che continuano ad essere a dir poco mostruosi soprattutto in campionto, quanto piuttosto per le scelte tecniche di Ancelotti.
Se, infatti, Robert Lewandowski continua a segnare tantissimo in Bundesliga (12 gol e 3 assist) in Champions League le 5 reti messe a segno non sono bastate per accaparrarsi il primo posto. I numeri, comunque, continuano a fare spavento. Fare reparto da solo, però, non ha pagato a sufficienza al di fuori della Germania.
Continuano, invece, gli acciacchi fisici del duo Ribery-Robben che continuano a passare molto tempo in infermeria: quando sono in campo, soprattutto il secondo, garantisce sempre quell’imprevedibilità che il suo talento gli permette, tuttavia qualche perplessità circa le loro condizioni fisiche rimane.
Nulla da dire su Thomas Muller: il giocatore classe ’89 ha vissuto un inizio di stagione, se così si può dire, nella norma. Partite giocate da protagonista assoluto sotto il profilo dei numeri, mentre per quanto concerne la partecipazione attiva al gioco della squadra non si può dire lo stesso. Croce e delizia, come sempre.
Un grosso, grossissimo punto interrogativo ruota invece attorno a Kingsley Coman, talentuoso attaccante francese classe ’96 alla sua seconda stagione -è arrivato in prestito biennale dalla Juventus- con la maglia del Bayern Monaco. Il ragazzino, vero e proprio crack con Guardiola, non è riuscito a fare breccia nelle gerarchie di Ancelotti divenendo fin da subito un oggetto misterioso: per lui solo 9 presenze prima della rottura del legamento collaterale.
Andamento in Bundesliga
Il cammino nel campionato tedesco è sicuramente positivo, a dispetto delle critiche. Il primato, infatti, è stato conquistato a discapito del piccolo-grande RB Lipsia, vera e propria sorpresa di questa incredibile stagione.
Il talento è sicuramente dalla loro parte, come dimostra il netto 3-0 con il quale proprio i bavaresi si sono sbarazzati, senza troppi patemi, degli avversari nell’ultima giornata.
Al momento il Bayern Monaco guida il campionato con 39 punti a +3 sul Lipsia ed addirittura +9 sulla terza in classifica, ossia l’altra sorpresa di stagione Herta Berlino.
Salvo clamorose sorprese anche quest’anno lo Scudetto sarà loro, ma con queste terribili provinciali nulla è mai detto. Il talento, l’esperienza ed i milioni, però, renderanno tutto necessariamente più semplice.
Andamento in Champions League
E’ stato un cammino complicato quello nella massima competizione europea da parte del Bayern Monaco: la compagine, infatti, si è dovuta accontentare del secondo posto a discapito dell’Atletico Madrid, ad inizio stagione considerata inferiore rispetto ai bavaresi.
Invece i Cholchoneros di Simeone sono riusciti a guadagnare un divario significativo sugli avversari, con un +3 che senza troppi patemi ha permesso agli spagnoli di qualificarsi come prima della classe.
Agli ottavi di finale il Bayern affronterà l’Arsenal di Wenger, non certamente l’avversario più difficile ma certamente una formazione ostica e ricca di giocatori, soprattutto dal centrocampo in su, in grado di poter mettere in seria difficoltà Ancelotti e soci.
Bayern Monaco: Cosa Funziona?
Sicurmante la compattezza della squadra è un fattore determinante in qualsiasi squadra ed il Bayern Monaco ne ha da vendere. Ogni anno la rosa subisce variazioni minime, con qualche puntello di qualità che innalza il tasso tecnico della rosa.
Insomma, i bavaresi sono un mix perfetto tra giocatori ormai anzia ma che possono dire la loro e giovani interessanti pagati a peso d’oro.
Il fatto, inoltre, di essere ancora in gioco in tutte le competizioni è sicuramente un punto a loro favore; va anche detto, però, che questa è di fatto una consuetudine per i tedeschi. La panchina lunga aiuta sempre.
Bayern Monaco: Cosa Non Funziona?
Carlo Ancelotti è sicuramente l’uomo più accusato dalla critica, addirittura per lui si parlava di un esonero ma le voci, ovviamente, erano infondate. L’avvio, comunque, non è stato facile e certamente il secondo posto nel girone di Champions League è stato un mezzo fallimento in relazione alle aspettative della piazza.
Il lavoro svolto dal tecnico emiliano, comunque, è stato importante: raccogliere l’eredità di Pep Guardiola non è facile per nessuno, ma l’abitudine ad allenare campioni ha reso tutto più semplice.
Il secondo ed ultimo punto da rivedere riguarda la campagna acquisti estiva: i giocatori arrivati, infatti, devono ancora dimostrare di valere quanto sono stati pagati. Il tempo c’è e le potenzialità pure: bisogna solo avere pazienza.
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