L’accusa di reato in Italia coincide spesso con una condanna mediatica. Nella vicenda Pozzo, il condizionale è d’obbligo e le accuse di evasione fiscale sono ancora tutte da verificare. La Guardia di Finanza infatti avrebbe avviato accertamenti per chiarire i rapporti finanziari fra Udinese e Watford, entrambe di proprietà della famiglia Pozzo.

Quando si possiedono più società, le operazioni di mercato fra di loro sono inevitabili. Secondo le indiscrezioni, questo “gemellaggio” avrebbe generato un credito di 18 milioni di euro a vantaggio dell’Udinese. La cifra in sé non costituisce reato, ma le Fiamme Gialle avrebbero raccolto comunque materiale per contestare alla famiglia (composta da Giampaolo, Giuliano e Gino) un’evasione fiscale di 19 milioni di euro negli ultimi 8 anni.
Le irregolarità sarebbero legate alla gestione del club Granada, ceduto da poco a un fondo cinese e alla situazione economica del Watford. I Pozzo potrebbero aver utilizzato il club inglese per esportare capitali all’estero e proprio per questo motivo, l’ultima approvazione di bilancio non è stata portata a termine.
L’Agenzia delle Entrate è in contatto con la famiglia Pozzo per risolvere la questione il prima possibile e al momento non sembrano esserci veri e propri capi d’imputazione. La famiglia si è sempre contraddistinta per la sua onestà, se l’evasione fosse accertata sarebbe un duro colpo all’immagine che è riuscita a costruirsi negli anni.
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