La Juventus entra nella leggenda e conquista il sesto scudetto consecutivo grazie alla vittoria in casa contro il Crotone.
È il terzo dell’era di Massimiliano Allegri ma è probabilmente quello che vede più evidente la sua mano, la sua architettura tattica e la sua grande competenza. Inventa la Juventus del 4-2-3-1 sfruttando la granitica e spavalda linea difensiva italo-brasiliana, la creatività di Pjanic, l’equilibrio di Khedira, il sacrificio di Mandzukic e Cuadrado, il talento cristallino di Dybala e l’instancabile vena realizzativa di Higuain, per confezionare un prodotto perfetto e vincente.
Dopo la conquista della Coppa Italia mercoledì scorso, i bianconeri non mancano l’occasione di chiudere i conti in una partita insidiosa,contro una squadra in salute ed ancora in lotta per la salvezza, ma dominata dall’inizio alla fine, senza ansie e senza distrazioni.
Per Allegri si tratta della terza volta consecutiva che conquista l’accoppiata Campionato e Coppa Italia, ma dopo qualche piccolo festeggiamento, la testa è già Cardiff per provare a mettere la ciliegina su una torta già dolcissima.
TABELLINO
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Benatia, Alex Sandro; Marchisio (74′ Lemina), Pjanic (84′ Rincon); Cuadrado (70′ Barzagli), Dybala, Mandzukic; Higuain. A disposizione: Neto, Audero, Chiellini, Mattiello, Lichtsteiner, Mattiello, Asamoah, Sturaro, Kean. Allenatore: Allegri.
CROTONE (4-4-2): Cordaz; Rosi (34′ Sampirisi), Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden (78′ Acosty), Crisetig, Barberis, Nalini; Tonev (56′ Simy), Falcinelli. A disposizione: Festa, Viscovo, Dos Santos, Mesbah, Dussenne, Suljic, Kotnik, Capezzi, Trotta. Allenatore: Nicola.
Arbitro: Mazzoleni.
Marcatori: 12′ Mandzukic, 39′ Dybala, 83′ Alex Sandro (J).
Ammoniti: 76′ Martella (C), 89′ Dani Alves (J).
MIGLIORI
Mandzukic e Dybala 7,5: il croato è il guerriero essenza di questa squadra che mescola sacrificio, cattiveria ed umiltà in un mix indispensabile per le fondamenta del modulo di Allegri. Nel giorno del suo compleanno si regala anche la gioia del gol bruciando Rosi grazie ad una straripante potenza fisica. Dybala è invece l’artista della manovra offensiva della Juventus, quello che inventa e trova la luce nelle trame d’attacco. Pennella con il suo sinistro magico una splendida punizione che fa strabuzzare gli occhi e blinda il risultato a pochi minuti dalla fine del primo tempo.
Dani Alves, Bonucci, Benatia, Alex Sandro 7: voto di gruppo alla linea difensiva che regge senza preoccupazioni contro una squadra modesta ma ricca di motivazioni e di forza di volontà. I due centrali alzano un muro insuperabile mentre gli esterni dominano le rispettive fasce unendo tecnica, velocità e potenza fisica con il più giovane dei due che trova anche la rete svettando imperioso nell’area avversaria.
Falcinelli e Nalini 6: un premio più alle ultime giornate che hanno permesso al Crotone di crederci fino alla fine, piuttosto che alla prestazione allo Stadium, inevitabilmente complicata e frustrante. I due comunque provano a sprazzi a rendersi pericolosi ma senza successo.
PEGGIORI
Rohden e Tonev 5,5: in un match dalle indiscusse problematiche, ci si poteva comunque aspettare di più da due giocatori piuttosto abili tecnicamente e che non hanno sfigurato in questa complessa stagione. Ma l’effetto Stadium si fa sentire e il nervosismo e l’imprecisione sono tra i protagonisti della loro prestazione.
Ceccherini, Ferrari, Martella e Rosi 5: voto negativo per tutta la linea difensiva che soffre come da pronostico la maggiore pesantezza e qualità tecnica del reparto offensivo bianconero. Rosi acciaccato per un problema alla caviglia è comunque protagonista in negativo in occasione del primo gol lasciandosi beffare da Mandzukic. I compagni soffrono dal primo all’ultimo minuto in costante apnea sotto la veemenza degli uomini di Allegri.
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