La prima partita di questa bolla di Champions League era molto sentita da Modena. Infatti, i ragazzi di Giani si sono trovati di fronte la squadra russa del Kuzbass Kemerovo, nelle cui fila milita l’ex capitano gialloblu Ivan Zaytsev.
L’incontro andato in scena in Belgio, a Roeselare, ha visto dominare la squadra italiana nei primi due set, faticare nel terzo e combattere nel quarto per arrivare alla vittoria finale solo ai vantaggi. Quindi Modena batte Kemerovo con il punteggio di 1-3 (23-25, 19-25, 25-22, 28-30).

Kemerovo schiera il sestetto tipo con Kobzar-Zaytsev, Markin-Karpukhov, Shcherbakov-Tavasiev.
Modena scende in campo con Petric, Stankovic, Christenson, Vettori, Mazzone e Lavia.
Primo set
Il capitano russo Kobzar comincia il cammino in questa competizione continentale con un ace (1-0). In entrambi i campi viene sfruttato molto il gioco al centro: ai primi tempi di Shcherbakov risponde Stankovic (3-3). Durante tutto il set si sono visti da ambo le parti molti errori al servizio. Ottimo inizio anche per l’opposto modenese: fatica in difesa ma rimedia con un muro su Markin (6-7) e un attacco in diagonale (8-9). Un brutto fallo al palleggio dell’alzatore russo regala il +2 (8-10), che Modena cerca di mantenere.
Il team di Verbov si affida esclusivamente a Zaytsev, che riesce a giocare bene con il muro avversario e sigla il punto del -1 con una parallela interna (18-19). Dopo l’ace del pari messo a terra dal n.3 russo, il coach modenese decide di interrompere il gioco. Karlitzek chiamato in causa per la battuta risponde con un punto diretto che vale il 21-23. Il primo tempo di Mazzone regala il match-point ai gialli, chiuso poi dal n.14 modenese.
Secondo set
Vettori riprende da dove aveva terminato il set precedente con un mani out che vale il -1 (3-2). Viene fischiato nuovamente il fallo di doppia per il palleggiatore russo (3-3). Karpukhov prima subisce il muro dell’alzatore americano (4-5), poi cerca le mani dello stesso che repentinamente le abbassa (4-6); due errori che lo mandano in panchina e al suo posto entra Pakshin. A prendere le redini del gioco è il giovane Lavia: mura la parallela dello zar (5-9), trova il punto del 6 a 10 con una parallela millimetrica e infine dopo aver difeso l’attacco del n.9 russo conclude il punto in pipe (8-15).
Modena mostra una continuità che mai si era vista in campionato, Verbov cerca di contrastarla mandando in campo il secondo palleggiatore Krechetov. Con l’ace di Vettori e il muro di Christenson, i gialloblu ottengono il massimo vantaggio (10-18). Markin cerca di spingere i suoi con un punto diretto in attacco e al servizio (18-24). Petric chiude i conti con una parallela che cade sull’intersezione delle righe.
Terzo set
Kemerovo conferma il secondo palleggiatore. La Leo Shoes continua il suo buon momento ma ci pensa l’ex di turno a disturbare, aiutato dal neoentrato Tavasiev che mura Vettori (6-6). È ancora il capitano gialloblu a far uscire i suoi da un piccolo black out con un ace valevole per il +3 (6-9). Fa il suo esordio anche la banda Sivozhelez che, preferito al suo compagno di reparto Karpukhov, si presenta nel match con un punto diretto dai nove metri (15-16).
Christenson prova ad alzare ad una mano e per la seconda volta gli arbitri fischiano un fallo di invasione alquanto discutibile (16-16). I ragazzi di Giani visibilmente innervositi cominciano a faticare e si lasciano sopraffare dal gioco russo. Con una pipe e il muro a tre che ferma Lavia, il Kuzbass ottiene il set-point. L’ultimo punto è un ace proprio dell’osservato speciale Zaytsev.
Quarto set
I modenesi faticano a uscire da questo momento di crisi; non funziona più neanche il gioco in pipe: Lavia sbaglia (3-4) e Petric viene murato da Tavasiev (5-4). Cala il rendimento di Vettori che viene sostituito per rifiatare da Estrada Mazorra. Sarà una prova di luci ed ombre quella del secondo opposto gialloblu: sbaglia la prima diagonale da posto 4 (9-5) e poi si rifa con due attacchi potenti da posto 2 (13-11). L’ace di Krechetov aumenta il gap di distanza tra le due squadre (19-15).
Anche lo zar nazionale, fino a questo momento autore di una partita strepitosa, entra in difficoltà e commette alcuni errori diretti in attacco, non trovando le mani del muro avversario (23-23). Si gioca alla pari fino al 28, quando Giani decide di chiamare time-out. Il giovane schiacciatore modenese prima regala il punto del sesto match-point (28-29) e poi chiude il match con un monster block.
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