Lawrence Stroll acquista il 16.7 % della zioni della Aston Martin. Il grande marchio britannico infatti ha intrapreso una nuova direzione in Formula 1. Nel 2020 cambierà team e passerà dall’essere sponsor della Red Bull alla Racing Point. Un cambiamento che, visto così, non avrebbe nessun senso.
Mentre il team austriaco è uno dei “Top 3 Teams” presenti nel Campionato, infatti, la Racing Point può aspirare al massimo ad un piazzamento a centro classifica. Red Bull si è dimostrato all’altezza delle aspettative ed anzi, le ha nettamente superate nel corso di quest’anno andando a vincere diversi Gran Premi con una motorizzazione da tutti disprezzata. La Honda stessa (la motorizzazione in questione) ha pubblicamente ringraziato il team, dicendo di essere risalita proprio grazie a loro.
Perchè allora cambiare squadra?

It’s all about the money
Eh già, come accade la maggior parte delle volte, il responsabile è il denaro. Il proprietraio della Racing Point è infatti il miliardario imprenditore Lawrence Stroll. Stiamo parlando proprio di lui, del papà di Lance Stroll, il pilota canadese che milita- guarda caso- nella Racing Point proprio dall’anno in cui fu acquisita dal genitoree, dopo aver rischiato di perdere il posto.
Lawrence Stroll si è appena aggiudicato una quota importante, parliamo del 16,7 % delle azioni della casa di Gaydon. Il valore di questa acquisizione è davvero impressionante. Si aggira infatti intorno alla cifra di 182 milioni di sterline.
Lawrence Stroll espande il suo team
L’impresa è stata sancita da un documento, che recita così: – “Aston Martin Lagonda è entrata ufficialmente a fare parte della Racing Point, con effetto immediato. La nuova compagnia si chiamerà Aston Martin F1works”
Questo accordo avrà la durata di 10 anni ma ci saranno prima 4 stagioni si prova, con effetto immediato. Sì perchè già dal 2021 la Aston Martin sarà unita allo “Stroll Team” ed a fine stagione concluderà il suo contratto con una delle scuderie più forti del momento. Ha un senso? Questo potrebbe portare, se unito con risultati mediocri, una pessima luce al team di Gaydon.
Tuttavia, se l’unione fra Red Bull e Aston Martin è finita in Formula 1, lo stesso non si può dire per le hypercars. Infatti la strepitosa Aston Martin Valkyrie continuerà a venire prodotta .
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