Ultimi test ufficiali in Formula 1 in previsione dello start della prossima stagione che avverrà tra meno di venti giorni in Australia. Dopo la quattro giorni di settimana scorsa, sul circuito catalano del Montmelò sono tornate a sfrecciare le monoposto per mettere a punto gli ultimi dettagli in vista di Melbourne. A questi test partecipano fin da subito sia la Ferrari che la Red Bull: la scuderia italiane e quella anglo-austriaca avevano chiesta alla FIA di poter posticipare di un giorno l’inizio delle loro prove. Dopo un primo assenso, la federazione internazionale dell’automobilismo è tornata su suoi passi, imponendo ai due team lo stesso calendario delle altre vetture.
In mattinata, è stato l’inglese della McLaren Jenson Button a firmare il miglior tempo di sessione: 1:23.510 il crono della seconda guida della scuderia britannica che alle 13:00 ha compiuto complessivamente 27 tornate. Dietro di lui il messicano della Sauber Sergio Perez, che nei giorni scorsi aveva dichiarato di ambire ad un posto in Ferrari. Il centroamericano ha girato in 1:23.820, a circa quattro decimi da Button, e precedendo la rediviva Lotus di Grosjean, a circa mezzo secondo dalla migliore prestazione di mattinata. Il pilota francese, tra l’altro, migliora la prestazione nel pomeriggio, facendo segnare il crono di 1’23″252.
Per quanto riguarda la Ferrari, ancora lavori sull’aerodinamica per la vettura di Maranallo che ha effettuato 45 tornate con alla guida Massa. Il brasiliano è ottavo complessivamente, stampando il suo miglior giro a 1:24.318, accumulando un ritardo dalla McLaren di circa otto decimi. Continuano i problemi sulla Rossa, dunque, anche se nel team si continua a mostrare ottimismo e a dire che anche questi ultimi test serviranno per migliorare la vettura, soprattutto dal punto di vista aerodinamico. Ultima invece la Williams di Maldonado, che non ricalca le belle prestazioni di sette giorni fa.
A queste ultime prove, lo ricordiamo, non prenderà parte la Marussia, che non ha superato l’ultimo crash test imposto dalla FIA per correre, mentre l’HRT probabilmente scenderà in pista solo domenica. Intanto è guerra aperta tra Bernie Ecclestone, il padre padrone del circus, e gli organizzatori del GP d’Australia: il boss della Formula 1 vorrebbe che la corsa si svolgesse in notturna, mentre i responsabili di Melbourne non ne vogliono sapere. Ecclestone, che di certo non le manda a dire, ha minacciato di sciogliere il contratto che lega questa corsa al circo della Formula 1. Come si dice in questi casi, staremo a vedere.
Michele Pannozzo
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