Eccoci qui con l’analisi gara del GP di Toscana 2020. Si è trattato di un avvenimento unico, o come lo chiamano gli inglesi un “one-shot”, ovvero l’unica edizione di questa gara. Un vero peccato, poichè il Mugello, con la sua pista stretta adatta alle moto e le sue colline piene di vento ha costretto Hamilton a sudarsi la sua novantesima vittoria.
Non solo, il Mugello ha richiesto un consistente numero di “vittime”, in quanto dei 21 partiti solo 12 ce l’hanno fatta a raggiungere la linea di traguardo, e non senza fatiche. Alla fine, però, Mercedes ha ottenuto un’altra doppietta, con Hamilton primo e Valtteri Bottas secondo e Red Bull un altro terzo posto. Stavolta tuttavia i responsabili del team austriaco devono ringraziare Alex Albon, al suo primo podio.

GP di Toscana, analisi gara Mercedes
Ormai c’è ben poco da analizzare una squadra che ormai rasenta la perfezione. La Freccia d’Argento ha creato un’altra doppietta perfetta, anche in una gara condita da ben tre partenze, segnata da due grossi incidenti che hanno portato la ripartenza in griglia. Una fortuna per Hamilton, il quale aveva iniziato la gara senza grinta, facendosi soprassare dall’affamato Bottas. Vallteri ce l’ha messa tutta per vincere ma quando si avvicina troppo al compagno di squadra poi finisce sempre con allontanarsi e a niente è servito inveire in un team radio contro i meccanici chiedendo la strategie gomme opposta a quella di Lewis. L’inglese, però, oltre ad essere baciato dalla fortuna dalla seconda- e terza- chance, ha avuto la bravura e la freddezza agonistica di saperle sfruttare al meglio.
Red Bull: arriva terzo Albon
Red Bull, invece, crea le macchine giuste ma poi Verstappen finisce per un motivo o per l’altro eliminato. L’olandese infatti è stato coinvolto nel primo incidente ed è stato costretto al ritiro immediatamente. Alex Albon invece ha “messo le ali”, per parafrasare il famoso slogan della lattina Red Bull ma è stata la paura a farlo svegliare. Ad un passo dalla AlphaTauri dopo la vittoria di Gasly, il Thailandese si è ripreso alla grande, vincendo il suo primo podio in Formula maggiore e può quindi sperare in un rinnovo.

Ferrari: Mille e una botta
Ferrari ha festeggiato il suo millesimo weekend di Formula 1 contando sui disastri degli altri. Vero, entrambi i ferraristi sono finiti a punti ma innanzitutto questo non basta e in secondo luogo, ci sono riusciti grazie alle botte che hanno portato gli altri piloti all’eliminazione dalla Gara. Lo stesso Binotto ha infine ammesso che ci sono problemi radicali e profondi e che non hanno idea di come procedere. Un anniversario da dimenticare, come d’altronde, era nelle aspettative.
Gli Altri #1: McLaren, Renault e Racing Point
McLaren può titenersi abbastanza soddisfatta del proprio risultato con Lando Norris ma non con Sainz, uno degli eliminati. Il team di Woking ha comunque vinto la terza posizione momentanea nella Classifica piloti,dietro a Red Bull e Mercedes, quindi può fare di più ma tutto sommato sta facendo bene.
Renault anche ha gareggiato benissimo grazie anche alla destrezza di due ottimi piloti. Ocon purtroppo questa volta è finito fuori strada ma Ricciardo ha rischiato seriamente di finire sul podio. Anche qui c’è spazio di crescita considerevole.
Racing Point, invece, ha fatto un grosso passo indietro. Lance Stroll infatti è finito fuori pista con un urto parecchio pericoloso e Perez sembra avere tirato i remi in barca. In sostanza, si tratta di una scelta comprensibile anche perchè la scuderia lo ha privato degli alettoni nuovi di cui ha disposto il canadese.
Gli Altri #2: Alpha Tauri, Haas, Williams, Alfa Romeo
Partiamo dall’Alpha Tauri. Sicuramente ci ha deliziati con tutt’altre prestazioni la scorsa domenica, ma la scuderia mini della Red Bull puà comunque essere soddisfatta sia della macchina che dei piloti. Gasly ha spinto al massimo e ce l’aveva messa tutta prima di essere coinvolto nell’incidente mentre Kvyat ha portato avanti con onore la gara. Aspettiamo Imola per un’altra chance di fare bene in Italia.
Haas, invece, è stata veramente sfortunata con un doppio ritiro. Magnussen è stato coinvolto nel secondo incidente ed è stato costretto ad un altro ritiro mentre Grosjean è stato letteralmente buttato fuori all’inizio.
Williams è al suo primo Gran Premio senza Claire al comando. Latifi è stato eliminato nel secondo incidente mentre Russell ha fatto molto bene, con guizzi di talento visibili anche su una monoposto di classifica medio-bassa, anche se è stato buttato fuori da Giovinazzi.
Alfa Romeo, invece, mostra due volti. Da una parte, quello affaticato e deluso di Giovinazzi, che si ritrova a tamponare Russell ad alta velocità. dall’altra, c’è quello indecifrabile ma imperioso di un grande Raikkonen, che porta a casa una splendida performance.
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